Sindrome da Wonder Woman: come riconoscerla e come superarla

Nel mondo di oggi, in cui tutto si muove velocemente e gli impegni sembrano non finire mai, noi donne ci troviamo spesso a dover gestire e far convivere ruoli e responsabilità differenti, sia sul piano professionale che su quello personale e sociale. 

E molto spesso sentiamo la pressione di dover fare tutto, e di dover fare tutto da sole, per raggiungere un livello di perfezione impeccabile in tutte le aree della nostra vita e dimostrare in maniera inequivocabile il nostro valore.

L’inganno del Multitasking

Diciamo la verità, quando riusciamo ad incastrare l’agenda di tutta la famiglia, più gli obblighi lavorativi e gli oneri casalinghi ci sentiamo anche piuttosto soddisfatte. Riceviamo anche complimenti per la nostra capacità di organizzarci e di portare a termine più cose contemporaneamente. Una delle qualità che più frequentemente viene attribuita alle donne (e non agli uomini) è proprio quella di essere multitasking.

Poi poco importa se, per riuscire ad arrivare dappertutto, abbiamo dovuto fare il triplo salto mortale carpiato, arrivando alla fine della settimana esauste e avendo magari sacrificato quella parte di Self-care che ci meritiamo ma non tanto da renderla irrunanciabile! E invece no, importa eccome! Perché quello in cui ci stiamo cimentando non è un ritmo sostenibile nel lungo termine, né in termini puramente pratici né dal punto di vista, ancora più importante, del nostro equilibrio personale.

Se infatti non riusciamo, come è naturale che sia, a “fare tutto” sentiamo di aver fallito, di non esserne state capaci per mancanza di chissà quale qualità intrinseca. E questa risposta emotiva all’impossibilità effettiva e reale di arrivare dappertutto porta nella nostra vita stress e sopraffazione e ci fa sentire esauste ed inadeguate. 

Perché siamo vittime della sindrome da Wonder Woman?

Prima di dirti come superare la sindrome da Wonder Woman e perché è indispensabile vincerla, voglio raccontarti perché finiamo per esserne vittime:

1. Aspettative societarie: è la società stessa che spesso pone su noi donne aspettative irrealistiche, dipingendoci come eroine del multitasking che possono districarsi contemporaneamente in vari ruoli. E’ per questo che spesso ci sentiamo obbligate a soddisfare queste aspettative per ottenere approvazione e validazione esterna e anche per sentirci accettate nella nostra comunità e società di riferimento.

2. Ruoli di genere e stereotipi: I ruoli di genere tradizionali e gli stereotipi possono ovviamente contribuire a renderci vittime della Sindrome da Wonder Woman. Noi donne sentiamo di dover rientrare in questi ruoli per poter dimostrare di essere capaci e competenti (come madri, mogli, compagne o professioniste) e, quindi, per affermare un nostro senso di adeguatezza. Se non accettiamo e assolviamo a questi compiti, non siamo in grado di definirci, non ritroviamo una nostra identità, e abbiamo paura di essere giudicate. Ed è per questo che, come ti spiegherò più avanti, fare un lavoro di consapevolezza di sé e di crescita personale è fondamentale per non venire ingabbiati in questi framework.

3. Pressioni familiari e culturali: alcune culture più di altre mettono l’accento sul ruolo della donna come polivalente. Se i nostri familiari, le persone con cui condividiamo un progetto di vita, hanno una visione più ‘tradizionale” di quelle che dovrebbero essere le nostre responsabilità fatichiamo di più a dare ascolto alla nostra voce interiore che magari ci suggerisce di fare le cose diversamente.

4. Ambizione personale e perfezionismo: quando abbiamo aspirazioni grandi per noi stesse e tendenze perfezionistiche, tendiano a porci obiettivi veramente sfidanti, il che di per sé non è negativo, ma può diventarlo nel momento in cui finiamo per giudicare il nostro valore in base alla nostra perforance, quando non ci accordiamo la possibilità di sbagliare e di imparare dai nostri errori, quando fissiamo l’asticella così in alto dal non potere effettivamente raggiungerla, o quando ancora ci priviamo dell’opportunità di farci aiutare.

Cosa succede se non cambiamo

In primo luogo rischiamo di perdere la nostra salute fisica e mentale. Provare costantemente a fare tutto perfettamente e portare avanti un numero eccessivo di responsabilità può condurci a stress cronico, burnout e ad un vero e proprio breakdown fisico ed emotivo. Questo vuol dire che se continuiamo a fare tutto da sole e a fare troppo, perdiamo la possibilità di preservare la nostra salute e la nostra energia e di incanalarla in maniera strategica verso ciò che è veramente importante per noi.

Superare la sindrome da superwoman è importante infatti anche per prioritizzare la tua crescita personale, le tue passioni, i tuoi interessi, a prescindere da quello che gli altri si aspettano da te. Sollevarti da quel senso del dovere opprimente ti consente di dedicare tempo ed energia alle cose che ti portano gioia e realizzazione. E, come in un effetto domino, il focalizzarti sui tuoi bisogni e le tue aspirazioni ti permetterà di vivere una vita più bilanciata e soddisfacente.

Spesso partiamo dall’assunto errato che fare tutto ci permetta di progredire perché siamo indaffarate in tante cose diverse. E invece no, quello che porta progresso nella nostra vita è concentrarci sulle poche cose importanti per noi, quelle che ci fanno avanzare, perché questo ci consente di realizzare in maniera efficiente quel 20% che rende l’80% dei risultati.

Questo è importante da comprendere perché è proprio il sentirci in salute, fisicamente, mentalmente ed emotivamente, e il prenderci cura delle nostre aspirazioni e della nostra crescita che ci permette in definitiva di essere anche un supporto per gli altri, di creare impatto mentre viviamo la nostra vita in maniera positiva e sostenibile, libere da etichette, da aspettative esterne, da valori che non ci appartengono.

9 strategie per superare la Sindrome da Wonder woman

1 - Prioritizza

Questo implica acquisire chiarezza e riconoscere quali sono le aree e gli obiettivi della vita che TU ritieni più importanti, definire la tua visione. Prioritizzare non è un esercizio facile perché se siamo state abituate sempre ad agire per soddisfare le aspettative societarie e altrui non sappiamo veramente cosa è importante per noi stesse. Ciò implica quindi chiarire cosa ha valore per noi e soprattutto lasciare andare ciò che invece non ne ha, anche se è qualcosa a cui ci siamo sempre dedicate. E’ essenziale prendere consapevolezza ed accettare che non puoi fare tutto e che non puoi fare tutto da sola - è ok lasciare andare alcune delle nostre responsabilità per perseguire equilibrio, salute mentale e fisica e per creare spazio per quello che può portare crescita nella nostra vita.

2 - Stabilisci aspettative realistiche

Comprendi che la perfezione non è un obiettivo realistico. Siamo esseri imperfetti e possiamo fare progressi solo operando nei limiti della nostra imperfezione. Questo significa quindi imparare a stabilire aspettative e standard realistici che rispondano alle tue aspirazioni e bisogni perché non devi dimostrare niente a nessuno.

3 - Sfida il perfezionismo

E  come si fa? Spostando il focus sul progresso. E’ meglio fare qualcosa che sia “good enough” piuttosto che non farla affatto. Anche quel good enough porterà valore alla tua vita e in questo mondo. Il non fatto invece porterà solo senso di inadeguatezza e impossibilità. Realizzare questo shift non è facile e richiede un lavoro congiunto su mindset/approccio alle cose e azioni/abitudini; ma non scoraggiarti, sono qui per aiutarti anche in questo.  Dai un’occhiata al mio programma, Habits & Mind Evolution Academy, un percorso di evoluzione a 360gradi che ti permetterà di conoscerti, scoprire i tuoi talenti nascosti, dare voce ai tuoi bisogni e realizzare la vita che desideri per te.

4 - Metti in discussione le aspettative della società

Definisci quelle che sono le tue aspettative, qual è il ruolo di donna, madre, compagna e professionista che ti permette di sentirti realizzata ed in equilibrio. Ridefinisci la tua idea di successo e i tuoi valori e costruisci una vita alle tue condizioni.

5 - Delega

Questo è probabilmente uno degli aspetti più faticosi da cambiare. Finchè pensiamo che tutte quelle responsabilità ci spettano e le leghiamo alla nostra identità di buona madre, buona compagna o professionista eccellente, il delegare si traduce nel nostro essere incapaci ed inadeguate. Come possiamo slegare il nostro valore da ciò che facciamo e dalla quantità di cose a cui ci dedichiamo, e collegarlo invece alla nostra identità di persone, a chi siamo? Ancora una volta la risposta è iniziando un percorso di consapevolezza e crescita personale, magari con l’aiuto di una guida. Può esserti utile leggere questo articolo in cui ti spiego a cosa serve un coach.

 6 - Pratica auto compassione

L'autocompassione è uno degli strumenti più potenti che abbiamo a disposizione per costruire una vita di equilibrio e crescita. Essere autocompassionevoli consiste nell’accettarci totalmente, in ogni nostra parte, anche quelle che ci autosabotano, o che non funzionano come vorremmo. E’ un ricordarti che tu sei umana, incredibilmente umana, ed è naturale sbagliare ed essere imperfetta. Praticare autocompassione significa praticare gentilezza ed accoglierci quando le cose sono difficili e non vanno come vorremmo, invece che colpevolizzarci, giudicarci e abbatterci.

Uno degli strumenti più efficaci per poter realizzare questo è il Journaling. Il Journaling è una pratica di scrittura personale che permette di aprire e mantenere un dialogo costante con noi stesse: non solo conoscerci meglio, ma creare anche un canale di ascolto dei nostri bisogni e desideri che, nella vita incessantemente frenetica che abbiamo ora, è impossibile altrimenti da ritagliare. Se non hai mai provato il Jurnaling ti consiglio di non aspettare oltre. Scopri qui il mio corso.

7 - Prioritizza il self-care

Ecco uno dei tratti più distintivi di chi soffre della sindrome da Wonder Woman: ti assumi tantissime responsabilità ma trascuri la tua cura personale. Se vuoi davvero superare questo atteggiamento limitante comincia a prenderti cura del tuo benessere fisico, mentale ed emotivo regolarmente, facendone una priorità. Concediti attività che portano energia, gioia e, sì, anche riposo nella tua quotidianità. Non esiste nient’altro senza self-care: non c’è crescita professionale sostenibile; non ci sono relazioni sane che durano nel tempo, non c’è crescita personale e sicuramente non c’è equilibrio. Molto spesso il self-care è considerato un atto egoista, tempo che togliamo al partner, ai figli, a cose “più importanti e necessarie”. Leggi questo mio articolo per sapere perché il self-care non è egoista.

8 - Stabilisci boundaries

Questo può tradursi nel dire no a richieste che non sono allineate con le tue priorità, nel mettere un limite a quante ore al giorno sei disposta a lavorare, a quante responsabilità domestiche puoi accollarti e in generale, significa proteggere il tuo tempo e la tua energia dall’invadenza altrui. Se vuoi approfondire il tema dei boundaries, importantissimo nella crescita personale, ti lascio disponibile di seguito l’episodio n.66 del mio podcast.

9 - Fatti aiutare

Connettiti con altre donne che possono vivere le tue stesse sfide e che sono esposte alle tue stesse pressioni e, se necessario, cerca anche il supporto di professionisti, come terapisti o coaches -  questo può essere uno degli steps più importanti per mettere tutti gli altri 8 in movimento ma anche uno dei più difficili per chi soffre della sindrome da Wonder Woman. Uscire da questo circolo che ti sta risucchiando, cambiare il tuo mindset ed il tuo modo di operare non è qualcosa che potrai fare al 100% da sola. Non lo potrai fare perché ti mancheranno gli strumenti e le prospettive nuove che ti permettono di vedere ed approcciare la tua vita in maniera diversa.

Non avere paura di investire su te stessa, perché é il regalo migliore che tu possa farti. Perché te lo meriti!