Hai paura a prendere decisioni per il tuo futuro? Come smettere di autosabotarti
Aug 09, 2021Le decisioni che prendiamo ogni giorno, piccole o grandi, routinarie o isolate, definiscono la direzione presa dalla nostra vita. Le viviamo spesso con inconsapevolezza tanto da arrivare a vivere una vita che non abbiamo disegnato noi intenzionalmente, ma che ci ritroviamo così, ci é capitata.
Prendiamo decisioni miopi e ci autosabotiamo, diventando noi stesse un ostacolo ai nostri tentativi di costruire il futuro che desideriamo.
Le decisioni che prendiamo danno anche forma alla nostra identità, al tipo di persona che siamo. Capita, nella vita, di risvegliarsi e di non riconoscersi o di non piacersi per quello che si è. Come evitare che ciò accada? Per superare la paura di prendere delle decisioni e prendere in mano la propria vita, basta chiedersi:
In cosa sbagli nel prendere decisioni e come puoi prendere decisioni consapevoli per il futuro?
In questo blog imparerai 3 motivi per cui falliamo nel prendere decisioni per raggiungere i nostri obiettivi più importanti e costruire la nostra vita ideale:
- Facciamo fatica a dire di no alla gratificazione istantanea
- Prendiamo decisioni per assecondare gli altri
- Troppe decisioni e il dilemma della fatica decisionale
Se preferisci, puoi ascoltare quanto contenuto in questo blog in questo episodio del mio podcast, The Healthy Busy Life Podcast, cliccando qua sotto.
Scegliere tra gratificazione Istantanea e gli obiettivi di lungo periodo
Ci capita spesso di prendere decisioni miopi, quelle che inducono un sollievo o una gratificazione istantanea, che però sono controproducenti nel lungo periodo.
Il nostro cervello ricerca sempre la via più facile, la gratificazione istantanea, il modo per evita dolore e difficoltà. Si tratta di un meccanismo naturale di sopravvivenza per cui il cervello ci impone di rimanere nella nostra comfort-zone, area di comfort, dove siamo sicure e protette, ma dove non c’è progresso, evoluzione e, soprattutto, consapevolezza nelle decisioni per il futuro. E questo si applica a tutto, dalla scelta di una carriera, a quella di uno snack pomeridiano a lavoro: un kinder bueno – quindi una gratificazione istantanea – o uno snack sano in linea con l’obiettivo di lungo periodo, sentirsi in salute?
Porsi le seguenti domande, è un punto di partenza:
- Questa decisione, mi avvicina o mi allontana alla vita ideale e alla me del futuro che vorrei essere?
- Questa decisione rende le cose più facili temporaneamente ma le renderà più difficili in futuro?
Avere chiaro chi vogliamo essere e cosa vogliamo creare nella nostra vita è uno step iniziale imprescindibile. Senza quel livello di consapevolezza, non possiamo capire se la decisione che stiamo prendendo è una decisione che supporta gli obiettivi di lungo periodo e la nostra visione.
Prendiamo decisioni per assecondare gli altri
A volte viviamo la nostra vita per assecondare costantemente le esigenze e le aspettative degli altri. Agiamo da cosiddetti people pleaser. Viviamo la nostra vita nel terrore di deludere gli altri, comportandoci non secondo chi siamo veramente, ma emulando quello che pensiamo che gli altri si aspettano da noi.
Nella pratica, finiamo per prendere decisioni per gli altri e non per noi stessi fino a vivere la vita di qualcun altro, non la nostra.
Un problema comune è pensare che quando cominciamo a dire “no”, a proteggere i nostri valori e i nostri obiettivi, diventiamo egoisti. Tuttavia, decidere di mettere noi stessi al primo posto, come chiunque avrebbe la responsabilità di fare, è ben lontano dall’essere egoisti. Abbiamo il dovere di prenderci cura di noi stessi, non solo perché nessun altro lo farà per noi, ma perché ciò è necessario per vivere una vita piena e realizzata e, non meno importante, per poter essere una presenza positiva, energica e solare nelle vite degli altri.
Prima di prendere una decisione, è doveroso domandarsi:
- Voglio veramente fare questa cosa?
- Lo faccio perché sento il dovere di farlo o perché mi piace farlo?
- Questa cosa è in linea con i miei valori, i miei obiettivi e la mia visione oppure è un ostacolo alla crescita e cambiamento che ho visualizzato per me stessa?
Bisogna imparare a dire di no. Dire di no a sé stesse, diventa facilmente un’abitudine: tanto più lo si fa, tanto più si continuerà a farlo. Dicendo “no” a noi stesse quotidianamente, oltre a quel senso di frustrazione, rabbia e stress che lentamente emergerà, rallentiamo la nostra crescita e finiamo per vivere una vita in cui non siamo in controllo, una vita in cui gli altri sono a decidere cosa facciamo del nostro tempo.
Prendiamo troppe decisioni
Prendere decisioni, specialmente quelle difficili, richiede molta energia mentale e disciplina. Il nostro cervello ha un serbatoio limitato di decisioni che possiamo prendere in una giornata, quindi, quanto più utilizziamo quell’energia per prendere decisioni superflue o routinarie, tanto meno avremo energia residua per prendere decisioni difficili, importanti, quelle che ci fanno fare passi avanti nel realizzare la nostra visione e il nostro futuro.
Quando parlo di decisioni importanti, che ci fanno fare progressi, non parlo solo di decisioni della vita, come cambiare lavoro, decidere se iniziare una famiglia, se cambiare città.
Tante delle decisioni che prendiamo giornalmente sono decisioni che, anche se sembrano in sé insignificanti, hanno la capacità di creare un effetto domino moltiplicativo che ci può allontanare o avvicinare ad obiettivi importanti di lungo periodo.
Se vogliamo avere energie, per prendere decisioni che muovono l’ago della bilancia e ci fanno avanzare, dobbiamo cercare di minimizzare il numero di altre decisioni che prendiamo durante la giornata.
E per fare questo significa che dobbiamo strutturare ed organizzare la nostra vita in modo tale che le decisioni più facili, più routinarie, che facciamo ogni giorno, vengano prese con il pilota automatico. Abbiamo bisogno di abitudini!
Quando abbiamo delle abitudini che ci permettono automaticamente di portare a termine task quotidiani, sia a casa che al lavoro, - per esempio cucinare e mangiare sano, fare attività fisica, gestire casa, rispondere alle email al lavoro in maniera efficiente senza distrazioni - creiamo spazio ed energia mentale, ma anche tempo, per portare a termine i compiti complessi della giornata (proprio quelli che procrastiniamo) che avranno un impatto sul nostro futuro.
La buona notizia è che ci sono due soluzioni
Possiamo riprogrammare il nostro cervello in due modi:
- Prendere automaticamente decisioni facili e ripetitive, stabilire delle abitudini, così da risparmiare energia mentale e tempo
- Allenare la forza di volontà e la disciplina per prendere, in maniera consapevole, decisioni più difficili ma fondamentali per la nostra crescita, in ogni ambito della nostra vita, che solitamente richiedono di muoverci al di fuori della nostra area di comfort.
Un mix perfetto: Uscire da quello che riteniamo familiare e noto prendendo decisioni difficili ma potendo contare sulla semplicità che solo un sistema di nuove e sane abitudini può regalarci.
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