6 motivi per cui pianificare non basta

Molte di voi mi scrivono raccontandomi di non trovare tempo e spazio per se stesse e che spesso sono così scoraggiate che nemmeno ci provano. Altre, invece, provano almeno a pianificare ma, nonostante scrivano i loro propositi nero su bianco, visualizzino esattamente quando quando si prenderanno quel tempo solo per loro molte volte succede che... nulla succede!

Viviamo in un'epoca in cui il concetto di “prendersi del tempo per sé” è diventato quasi un mantra. Me lo avrai sentito dire centinaia di volte che è importante pianificare momenti di self-care nella nostra giornata, che dobbiamo fare spazio per attività che ci rigenerano e ci aiutano a costruire la nostra realizzione; ma a volte ritrovare equilibrio e benessere sembra risolversi con il fissare un’ora sul calendario, come se pianificare fosse sufficiente. Magari fosse così facile! Ma la realtà è molto diversa. La verità è che non si tratta solo di pianificare il tempo per te stessa.

Pianificare tempo per te non basta

Non sei tu ad essere sbagliata oppure a non essere costante. Ci sono alcuni ostacoli che ti impediscono di sfruttare il tempo come vorresti, anche quando lo pianifichi. Non è infatti solo una questione banale di tempo, ma di mentalità, intenzione, e soprattutto, qualità di quel tempo.

Non sono qui per darti la soluzione, ma per aiutarti a trovare la tua soluzione! In questo articolo ti racconto i 6 motivi per i quali pianificare tempo per te non basta. Continua a leggere perché forse non li conosci ancora.

6 motivi per cui non basta pianificare

Ecco cosa ho capito in questi miei 8 anni di coaching: la pianificazione è solo il primo passo. Il vero cambiamento avviene quando impari a proteggere quel tempo, a smettere di scambiarlo per qualsiasi altra cosa, e a dare priorità a te stessa anche di fronte alle mille urgenze quotidiane.

Non sto parlando solo del solito "trova il tempo per te", perché so che probabilmente stai già lavorando per farlo. Sto parlando di trasformare la pianificazione in azione concreta.

Sono a contatto giornalmente con donne super busy come te che grazie al lavoro di crescita personale fatto su di sé e al superamento di questi 6 motivi che ti sto per raccontare, non solo hanno imparato a creare spazio per se stesse ma anche e soprattuto a proteggerlo e ad attuarlo concretamente.

Puoi ascoltare questo contenuto in formato audio nell’episdio del podcast di HBL che trovi di seguito:

Motivo 1: sei perfezionista

Il perfezionismo è una delle principali ragioni per cui, anche quando pianifichi del tempo per te, non riesci a sfruttarlo come vorresti. Spesso senti di dover creare le "condizioni perfette" per concederti quel momento. Un esempio classico: hai pianificato di leggere un libro o di meditare, ma la casa non è in ordine, il lavoro non è del tutto finito, ti sembra che ci siano cose più urgenti da fare. E così, rimandi, perché pensi che potrai effettivamente godere di quel tempo dedicato a te stessa quando tutto il resto è "al suo posto".

Il perfezionismo ti porta a mettere in pausa i tuoi bisogni, con l’idea che devi prima creare le condizioni perfette perché qualcosa si realizza o possa compiersi nel modo che tu hai pensato. Ma il problema è che le condizioni perfette raramente si presentano. C'è sempre qualcosa che richiede attenzione e quel tempo che avevi pianificato per te stessa finisce per svanire, lasciandoti con una sensazione di frustrazione. Pianificare il tempo non basta se non impari ad accettare che il mondo non sarà mai in perfetto equilibrio e che puoi prenderti cura di te anche in mezzo al caos.

Motivo 2: ti senti in colpa

Anche quando riesci a ritagliarti del tempo, spesso il senso di colpa prende il sopravvento e ti fa rinunciare. Senti di "rubare" tempo a qualcun altro, che sia la famiglia, il lavoro, o altre responsabilità. Quante volte, mentre ti concedi quel momento di riposo o di piacere, ti ritrovi a pensare: "Avrei dovuto rispondere prima a quella mail" o "ho ancora mille lavatrici da fare" oppure “sarei dovuta restare con i bambini”? Questo pensiero continuo di non fare abbastanza, di non meritare quel tempo, rende impossibile godertelo.

Il senso di colpa è radicato in una convinzione profonda: quella che prendersi cura di te sia un atto di egoismo (in questo articolo ti spiego perché non è così!). Ma in realtà, il prendersi cura di te è fondamentale per poter dare energia agli altri. Senza quel tempo per ricaricarti, ti ritroverai esausta e frustrata, incapace di essere presente e di offrire il meglio di te. Tuttavia, finché non impari a liberarti dal senso di colpa, pianificare il tempo non sarà mai suffuciente affinché tu quel tempo, oltre a metterlo in calendario, lo usi davvero. Devi cambiare la narrativa e vedere quel tempo come una necessità, non un lusso.

Motivo 3: non sai dire di no

Anche il più rigido dei piani può crollare di fronte alle richieste degli altri. Quanto spesso ti capita di avere pianificato un’ora per te, ma poi arriva una richiesta da un collega, un amico o un familiare che, in qualche modo, sembra più urgente di qualunque cosa tu abbia programmato di fare? Ti ritrovi a mettere in pausa te stessa per soddisfare le aspettative o i bisogni degli altri, incapace di dire "no" senza sentirti in colpa o inaffidabile.

Questa dinamica ti spinge a sacrificare il tuo tempo personale, convinta che rispondere alle necessità altrui sia più importante. In realtà, imparare a proteggere i tuoi confini e a dire "no" in modo sano è essenziale per mantenere l'equilibrio e rispettare il tempo che dedichi a te stessa. Ci ho scritto un articolo specifico, che puoi trovare qui.

Senza questa capacità, ogni impegno personale diventerà vulnerabile alle interruzioni.

Devi allenarti a lasciare gli altri nel disagio: per i tuoi figli è un’opportunità di sviluppare autonomia (e quindi autostima); per un tuo collega è la possibiltà di sviluppare una skill della quale beneficerebbe, per il tuo partner può essere un’opportunità di crescita personale ed emotiva.

Se non sai dire di no alle richieste degli altri è perché :

• non valorizzi ancora te stessa e la tua crescita;
• pensi che vali solo per quello che fai;
• non ti fidi di te stessa e ti risulta “più facile” lasciare che siano gli altri a decidere cosa fare con il tuo tempo.

Motivo 4: non sai gestire gli imprevisti

Non importa quanto pianifichi con attenzione, la vita è imprevedibile. Un imprevisto – che sia un problema sul lavoro, una chiamata inaspettata o un'emergenza familiare – può rovinare anche la pianificazione più attenta. Ma il vero problema non è l’imprevisto in sé, quanto il modo in cui reagisci ad esso.

Spesso, quando qualcosa va storto, la tua prima reazione è abbandonare immediatamente il tempo dedicato a te, come se fosse la cosa meno importante da salvaguardare. Ti dici che puoi rimandare o che è più importante affrontare subito la situazione. Ma se non impari a gestire gli imprevisti con flessibilità e a proteggere lo spazio per te stessa, ogni piccolo ostacolo sarà un motivo per abbandonare i tuoi piani.

Tutti, tutti, tutti, viviamo di imprevisti, ogni singolo giorno – allora qual è la differenza tra chi continua ad avanzare e a fare progressi nella propria vita e chi invece si fa continuamente bloccare? Il mindset.

Per poter navigare positivamente un imprevisto hai bisogno di una pianificazione, è vero, perché pianificare ti aiuta a riprogrammare, ma hai bisogno anche di coltivare quella resilienza mentale, quel lasciare andare, quell’imperfezionismo che ti permette di accogliere quel momento ma comunque di continuare a costruire (la tua giornata, la tua settiamne e, in definitiva, la tua vita).

Motivo 5: non ti godi il percorso 

Quanto spesso ti capita di vivere il tempo per te come un altro compito da svolgere?

Se sei perfezionista sei probabilmente vittima della trappola del performare – sempre, anche quando invece dovresti non produrre proprio niente: attività fisica sì, ma solo se faccio un allenamento intenso di almeno un ora; alimentazione sana sì, ma solo se perdo questa quantità di peso al mese. La lettura sì, ma solo se finisco un libro al mese. Tutto è sempre legato ad un obiettivo esterno e questo, purtroppo, ti porta ad autosabotarci.

Che succede, infatti, se quell’obiettivo specifico non lo raggiungi? Che molli tutto.

Immagina i tuoi obiettivi come puntini in una mappa. Vai da un punto all’altro di corsa, affannata solo per arrivare dall’altra parte; il percorso che fai per transitare da un punto all’altro nemmeno lo noti. Eppure sono proprio quei momenti “nel” percorso ad essere funzionali al raggiungimento di quell’obiettivo. Ma te li perdi! Non sei presente nel qui ed ora perché non stai perseguendo quell’obiettivo per il viaggio, ma solo per la destinazione che ti sei detta di raggiungere.

E quindi, tutte le volte che la destinazione cambia, che c’è un ostacolo sulla via, ti sembra di perdere tutto. E allora anche se hai pianificato il tempo per quell’obiettivo, perdi motivazione, non comprendi più il senso di quello che stai facendo, ti senti scoraggiata. Tanto più quando gli obiettivi che stai perseguendo non sono veramente i tuoi obiettivi.

Motivo 6: non persegui obiettivi tuoi

C'è sempre una buona intenzione sotto all’idea di lavorare su qualcosa che ci fa crescere come individui o che fa evolvere le nostre comptenze; allora perché a volte non hai idea di dove stai andando e non riesci a mantenere i tuoi proprositi? La prima domanda che devi farti è se quegli obiettivi che intendi raggiungere sono veramente tuoi o sono il risultato del “si è sempre fatto così” e delle aspettative degli altri. Cosa vuoi davvero? Quando ti impegni in qualcosa che non ti appartiene veramente è difficile tenere fede alla pianificazione. Il primo lavoro che puoi fare è dunque quello di comprendere se nella tua pianificazione c’è quello che veramente ti appassiona e senti come un desiderio sinceramente tuo.

Conclusione

Come avrai capito, pianificare tempo per te non basta, ma è solo il primo passo. Proteggerlo e renderlo significativo richiede molto più impegno e lavoro. Devi imparare a gestire il perfezionismo, a liberarti dal senso di colpa, a dire no alle richieste eccessive, a essere flessibile di fronte agli imprevisti e, soprattutto, a godere davvero del tempo che ti concedi. Senza questa consapevolezza e capacità, il tempo pianificato rimarrà un esercizio vuoto, privo del potere trasformativo che potrebbe avere.

Quanto tempo ancora sei disposta a perdere prima di rendere reale quel tempo per te? Se vuoi avviare il cambiamento che ti permetterà di vivere una vita in cui finalmente c'è spazio per te, non puoi mancare alla prossima, ed unica edizione dell'anno, di Food, Habits & Mind! Scopri di più qui!