Come trovare il lavoro che ti piace veramente

Quante volte ti sei chiesta cosa fare nella vita?

In questo articolo, non solo ti racconterò la mia esperienza di transizione professionale da lavoro in finance a health e mindset coach, da essere dipendente ad aprire il mio business, ma ti mostrerò un modello che ti potrà aiutare a capire per cosa sei portata, quali sono le tue attitudini professionali e anche come trovare il lavoro che ami.

Da Finance Manager per società multinazionali a Health e Mindset Coach

Se dovessi descrivere la mia storia professionale in una parola sarebbe "movimentata".

Vengo da un piccolo paesino delle Marche, mi sono trasferita a Roma a 18 anni dopo aver vinto la borsa di studio del Collegio d’Eccellenza Lamaro Pozzani, mi sono laureata con massimi voti alla Facoltà di Economia della Sapienza e, come succede spesso a tanti di noi, ho proseguito su quella strada senza farmi troppe domande.

E’ così che ho cominciato giovanissima in Audit per PwC, per poi passare al Transaction Services per la stessa società. Poi mi sono trasferita a Londra e mi occupavo di Financial Controls per Live Nation Entertainment, un lavoro che mi faceva volare ogni settimana in giro per l’Europa e per il mondo. Dopo due anni, stanca anche di quello, mi sono spostata, all’interno della stessa società, nella funzione Budgeting e Forecasting.

Insomma, in 8 anni ho cambiato quattro lavori. Non perché non fossi brava o evolvendo professionalmente ma perchè (e questo l’ho capito successivamente) è come se stessi vagando, come un’anima in pena in un girone dell’Inferno dantesco, alla ricerca di una professione che avesse senso per me e che mi permettesse di esprimere la mia personalità e il mio potenziale.

E così ho cominciato il mio percorso di scoperta personale, ho cercato di riflettere su quali fossero le mie passioni e come potevo trasformarle in un lavoro. Non è stato un percorso semplice, anzi a tratti doloroso. Se il mio istinto mi diceva che dovevo cambiare, la mia razionalità (e tante persone intorno a me) mi ricordava che non avrei dovuto mollare una strada già ben avviata, un lavoro a “tempo indeterminato” e ben pagato, per qualcosa di cui non conoscevo letteralmente nulla.

Perché ho deciso di cercare la mia strada

Mi sono guardata avanti e ho provato a visualizzarmi, e l’idea di continuare a fare un lavoro nel quale mi sentivo bloccata e limitata, potenzialmente per altri 35 anni, mi terrorizzava. All'epoca ne avevo 30, quindi il doppio della mia vita.

La risposta è stata semplice: no, non potevo fare quello a me stessa.

Semplice nella teoria, meno semplice nella pratica, lo confesso. Ma sapevo che questa era una decisione che poteva darmi un ritorno grandissimo (la mia felicità e realizzazione) ed ero quindi consapevole che sarebbe stata una strada in salita, ma una strada che con determinazione avrei potuto percorrere. 

Quindi ho cominciato ad esplorare e, una volta capito che la mia passione era il benessere, la crescita personale ed aiutare gli altri, mi sono imbattuta, piuttosto casualmente, sulla figura dell’health coach, un ruolo professionale di cui non conoscevo l’esistenza e di cui non avevo mai sentito parlare.

Mi sono innamorata, sentivo le farfalle allo stomaco, avevo trovato quello che volevo fare.

Non ho cambiato tutto dall’oggi al domani e non pensare che trovare la propria strada significhi questo. Si chiama transizione per un motivo: una volta presa la decisione, richiede tempo, strategia e anche un po' di pazienza, soprattutto quando hai già responsabilità finanziarie e magari una famiglia a cui pensare. A me ci sono voluti un paio d’anni prima che potessi lasciare il mio lavoro e buttarmi in questa nuova iniziativa imprenditoriale, ma in quei due anni non è passato giorno in cui non lavorassi su questo progetto e facessi micro progressi nella direzione giusta.

Capire quello che vogliamo fare non è sempre semplice, ma diventa necessario quando il nostro lavoro ci rende infelici e inappagati. Nel prossimo paragrafo voglio mostrarti un framework che ha aiutato me a capire da dove iniziare nella ricerca del mio lavoro ideale e spero possa essere utile anche a te per cominciare a farti le giuste domande e capire quale direzione dare alla tua vita professionale.

Passione, Talento ed Opportunità

Se vuoi trovare il lavoro che ami sono 3 gli elementi che devono coesistere: passione, talento ed opportunità.

La passione indica qualcosa che ami e che non smetteresti mai di fare.

Il talento, sono le tue competenze innate, le cose che ti vengono facili e che riesci fare senza sforzi.

Le opportunità indicano invece quelle situazioni che ti permettono di canalizzare le tue passioni e il tuo talento in una professione che ti paghi uno stipendio.

Trovare il lavoro che ami, significa avere tutti e tre questi elementi esistenti. Infatti:

Passione + Talento = Hobby

Passione + Opportunità = Una carriera passeggera senza un vero futuro

Talento + Opportunità = Lavoro che fai già e che non ami particolarmente

Passione + Talento + Opportunità = Lavoro che ami!

Tutto sta, quindi nel trovare l’intersezione tra questi 3 aspetti, come mostrato nella grafica qua sotto.

Per capire quali sono le tue attitudini professionali e trasformare il tuo lavoro in qualcosa che ami, fatti queste domande:

Passione:

• Cosa ami?
• Come vorresti impiegare il tuo tempo se non limiti, doveri o responsabilità finanziarie?
• Cosa ti energizza?
• Cosa ti fa sembrare come se il tempo stesse volando?

Talento:

• Cosa ti viene naturale, che riesci a fare con poco sforzo?
• Per cosa gli altri ti chiedono generalmente aiuto?

Opportunità

• Quali tipi di lavori ti permettono di sfruttare i tuoi talenti?
• Quali persone di successo lavorano già in quel settore? Leggi, documentati e prendi ispirazione dei loro percorsi.
• Quali altre competenze devi sviluppare per poter lavorare in quel settore?

Se senti che qualcosa va cambiato, non ignorare quella voce

Il lavoro è una parte preponderante della nostra vita. Passiamo più del 50% delle nostre ore da sveglie lavorando e, quindi, fare qualcosa che abbia un senso per noi, che rifletta i nostri valori, le nostre passioni, la persona che vogliamo essere e che sia compatibile con la vita e lo stile di vita che vorremmo avere, è fondamentale.

Troppo spesso ci accontentiamo di un lavoro che non amiamo perché abbiamo già investito anni in educazione e formazione in quel settore e quindi viviamo il cosidetto “Sunk Cost Paradox” ovvero il paradosso dei costi sommersi, per cui non molliamo un lavoro, un progetto, un’iniziativa nonostante non sia più profittevole (e si legga profittevole in senso ampio, anche come qualosa che non ci dà più soddisfazione o ci fa sentire realizzate).

Nella mia esperienza, ora che ho un business profittevole e in crescita e che mi sveglio ogni mattina entusiasta di andare al lavoro, posso dirti che quella di cambiare lavoro è stata una delle decisioni migliori che potessi prendere nella mia vita. Nonostante la difficoltà di intraprendere la transizione, di dover comunicare e far comprendere alle persone intorno a me la mia decisione, nonostante la sindrome dell’impostore che mi sono ritrovata a vivere all'inizio, giorno dopo giorno, quando non avevo ancora abbracciato la mia nuova identità e acquisito esperienza e sicurezza. Ne è valsa la pena.

E comunque esplorare non ti costa nulla. Quindi comincia da lì, leggi, documentati, segui persone che fanno quello che tu vorresti fare e creati un piano che, un passo alla volta, ti porti lontano, esattamente dove vuoi essere.