Il potere della visione: dalla vita che vogliono gli altri alla vita che scegli

Costruiresti mai la tua casa senza avere un progetto? Magari mettendo insieme i materiali che hai a portata di mano, con lavori incostanti e senza un piano preciso? Sicuramente no. Non vivresti mai in una casa che non sia stata progettata dall’ingegnere o dall’architetto e che sia stata pensata per rispondere alle tue esigenze e a quelle della tua famiglia.

Perché allora non fai lo stesso con la tua vita? Perché vivi la tua vita senza avere un piano, senza avere visualizzato quello che ti serve per viverla in un modo che risponda alle tue esigenze e i tuoi desideri?

Per poter disegnare la tua vita allo stesso modo in cui disegneresti la tua casa hai bisogno di una visione.  Sentendone parlare per la prima volta, ti verrebbe di pensare che sia una cosa astratta, fantascientifica e magari inutile. Se stai pensando “è inutile che io sogni e che mi disegni una vita che so che non potrò avere” oppure “so che non ho gli strumenti, non ho le capacità, non ho il tempo… non so nemmeno da dove cominciare per poterci arrivare” questo blog fa per te. In poche righe voglio sfatare un po’ di miti, spiegarti che cos'è una visione e perché assolutamente fondamentale che tu ce l'abbia se vuoi cominciare a vivere la tua vita in maniera intenzionale e costruirla così come la desideri, invece che reagire a quello che ti succede.

Nell'Episodio 11 del mio podcast Healthy Busy Life parliamo proprio di questo. Clicca sotto per ascoltarlo su Spotify (ma è disponibile in tutte le principali piattaforme di streaming):

Il potere della visualizzazione

Per disegnare la propria vita ideale bisogna essere in grado di visualizzarsi in essa. Le “immagini”, di noi nel futuro, di come vorremmo essere, sentirci, ciò che vorremmo fare, infatti, vengono memorizzate dal nostro cervello che, non solo ora le ha chiare ma, soprattutto, le classifica come importanti.

Ripetere questo processo aiuta la nostra mente a identificare le cose importanti per noi e per gli obiettivi che vorremmo raggiungere. Allo stesso modo in cui tu senti chiaramente il tuo nome, quando sei in una stanza in cui decine di altre persone stanno avendo conversazioni contemporaneamente, così il tuo cervello , durante tutto il nostro percorso, saprà identificare, nella marea di informazioni del nostro ambiente, le opportunità che ci possono aiutare a ricreare quelle immagini "importanti" che abbiamo identificato nella visione ignorando invece tutto il resto. In altri termini, se vogliamo costruire la nostra vita e realizzarla in un certo modo dobbiamo chiarire e visualizzare dove vogliamo andare. Dobbiamo visualizzare il progetto della nostra casa da costruire.

Prendere una direzione, non firmare un contratto

Attenzione: la visione è semplicemente una direzione. Non implica dunque che visualizzandola o mettendola per iscritto abbiamo firmato un contratto con noi stessi che, qualora non venisse rispettato, farebbe di noi dei perdenti. Razionalmente, è impossibile immaginare che la visione sia qualcosa di statico da inseguire e perseguire. Anzi, la visione è un pezzo di creta nelle nostre mani che continuiamo a modellare costantemente: talvolta lavorando sui dettagli, talvolta cambiandone la forma, espandendola o riadattandola a nuove consapevolezze, nuove competenze, nuovi strumenti che intanto abbiamo acquisito nel percorso.

Bisogna avere il coraggio di pensare in grande

Pensare in grande è fondamentale perché nella vita arriveremo esattamente ai limiti che ci imponiamo. Se pensiamo di essere un 10, saremo al massimo un 10, ma non di più. Il che è ottimo se stiamo ragionando in decimi, ma è un pessimo risultato se la scala di riferimento arriva fino a cento. Non ci sono leggi astratte e magie dietro questa intuizione: il coraggio e l’ambizione collaborano ed hanno un impatto cruciale sulle decisioni che prendiamo. Quando si crea la propria visione è importante “alzare l’asticella” e osare, magari puntando a cose che se lette ad alta voce potrebbero farci ridere per quanto sembrano impossibili.

Per come è strutturata la nostra società, per come veniamo educati e per le infrastrutture con cui ci confrontiamo, tendiamo a sottovalutare le nostre capacità oppure a pensare alla nostra vita come qualcosa di predefinito e non modificabile. Questo è limitante e falso: ci sono percorsi da intraprendere, ci sono strumenti da acquisire e certe volte ci vuole solo tempo perché i grandi cambiamenti non avvengono dal giorno alla notte. Il risultato, che arriverà, potrebbe essere diverso da quello previsto perché durante il cammino bisogna aggiustare il tiro e modellare gli obiettivi da raggiungere e la direzione da seguire.

È una visione, non un percorso prestabilito

Quello che visualizziamo nella visione è appunto una destinazione, non un processo prestabilito e univoco, di cui dobbiamo conoscere tutti i dettagli pratici da subito. Se dovessimo decidere di intraprendere un viaggio e conoscere tutti i bivi, le curve che dobbiamo prendere per arrivarci, decideremmo di non partire.

Tutto ciò che dobbiamo sapere, invece, è il primo passo da fare e poi ci preoccuperemo di quello successivo, purché sappiamo la direzione generale che stiamo prendendo. 

Ignorando il "come", quanto meno in una prima fase, ti permette di sognare in grande, attingere al tuo intuito e ai tuoi desideri. E' utile, pensare alle persone intorno per cui proviamo invidia positiva o stima. E a quel punto bisogna porsi le domande giuste: “Perché invidio questa persona? Cosa mi piace di questa persona che io non ho? Cosa vorrei costruire cosa vorrei avere nella mia vita che quella persona ha e io no?”. E lasciarsi ispirare da questo confronto.

Troppo spesso andiamo avanti per inerzia, facciamo cose perché le abbiamo sempre fatte, perseveriamo in un percorso – per esempio una carriera – perché l’alternativa di abbandonare tutto quello che abbiamo fatto sembra impensabile. 

Eppure, è proprio in quel momento, quando avviene la rottura, che riusciamo ad inseguire quello che desideriamo e a realizzarci per come vorremmo essere. Nella mia esperienza personale ho vissuto molte transizioni personali, lavorative e geografiche e posso testimoniare che è succede di sentirsi attratti da ciò che al momento sembra incompatibile con la nostra vita; quello è un indicatore di ciò che desideriamo e ci aiuta a fare chiarezza sulla nostra visione.

Che cosa significa concretamente avere una visione

Per disegnare la tua visione devi scriverla: su un foglio di carta, un quaderno o un cartellone. Se la lasci nella tua mente, rimarrà una matassa confusa che non ti darà alcuna informazione su cosa cambiare e su quali azioni intraprendere.

La tua visione deve essere grande, così grande che ti deve quasi sembrare ridicola. Quello è il tuo intuito, che ti dice che quella è la direzione, che quelli sono i tuoi desideri. E adesso?

Una volta che hai la tua visione:

• Potrai cominciare a capire quali sono i milestones, i “grandi passi”, per iniziare a muoverti nella giusta direzione.
• Abbraccerai la consapevolezza, importante a questo punto, che non è possibile, né necessario, cambiare tutto e subito.
• Andrai a definire tutta una serie di obiettivi che ti mettano sulla giusta carreggiata e poi…
• Ti focalizzerei sul primo obiettivo, quello più vicino, la prima cosa logica da fare per fare un passo nella direzione giusta.
• E quell'obiettivo lo tradurrai in abitudini che implementerai nella tua quotidianità.

Svegliandoti ogni giorno con le giuste abitudini e lavorando con costanza su te stessa, porterai avanti un percorso di cambiamento, di crescita e di evoluzione che ti guiderà gradualmente verso la tua visione. Ogni giorno, porterai avanti azioni che sembreranno lì per lì insignificanti, ma che in realtà sono allineate ad un obiettivo e a una visione più grande, quella che tu hai disegnato per creare intenzionalmente la vita che desideri. E saranno quelle piccole azioni che creeranno il cambiamento di lungo periodo che stai cercando.