Giornata no? Ecco come riprendersi

Capita a tutti di avere quelle giornate no in cui siamo emotivamente fuori equilibrio. Magari abbiamo avuto una discussione con il nostro partner, stiamo processando una delusione, non ci sentiamo bene fisicamente, stiamo attraversando un periodo impegnativo o abbiamo avuto una conversazione difficile al lavoro. In questo blog ti racconto come affrontare una brutta giornata, riprendere la motivazione e renderla migliore.

Non hai tempo di leggere? Puoi anche ascoltare questo articolo in formato audio sul Podcast Healthy Busy Life: 

Le giornate no sono parte della nostra vita e non possiamo evitarle, ma quante volte ci troviamo ad andare avanti in quelle giornate come se niente fosse, quando invece basterebbe fermarsi un attimo e ridare alla giornata un senso nuovo?

La strategia che possiamo adottare nel risollevare giornate storte dipende, ovviamente, largamente dalla motivazione per cui ci sentiamo così.

Ecco, quindi, alcuni rimedi che uso io e che magari potrebbero essere utili anche a te:

• Scrivo

Spesso ci sentiamo giù ed abbiamo una giornata no ma non sappiamo perché. Alzi la mano chi non si trova in queste situazioni! La verità è che il nostro corpo ci manda segnali prima ancora che la nostra mente possa decifrarli; quindi, la prima cosa da fare è proprio quella di fermarsi e metterci all’ascolto. Cosa ha scatenato in me quella sensazione? È stata una reazione a qualcosa che è appena successo oppure uno stato d’animo che ci portiamo dietro da un po’ ma è semplicemente più “rumoroso” in questo momento e lo riusciamo a sentire più chiaro?

Spesso razionalizzare e afferrare quella sensazione corporea che abbiamo allo stomaco, al petto, all’intestino, alla gola... non è semplice. Un rimedio che aiuta me quasi sempre è scrivere: ho sensazioni ed una matassa di pensieri e finché non comincio a metterli bianco su nero non riesco a coglierli e a vederli. I pensieri che scrivo in queste situazioni sono spesso confusi, ma lascio che lo siano e continuo a scrivere fino a quando non arrivo ad avere almeno un’idea di che cosa si tratta.

A proposito, a breve uscirà un mio corso proprio sul Journaling, che è un esercizio utilissimo per dialogare con te stessa e conoscerti ogni giorno, ma ancor di più quando hai una giornata storta. Quindi continua a seguirmi per rimanere aggiornata!

• Mi prendo una pausa

A volte ci provo a mettermi al lavoro o stare con i bambini ma non riesco a concentrarmi, non sono presente. È come se ci fosse qualcosa di irrisolto che deve essere prima metabolizzato, che non posso ignorare e allora mi prendo una pausa. Che siano 20 minuti per stare in camera e pensare, oppure fare una passeggiata intorno a casa. Mi distacco per un attimo dalle situazioni della quotidianità e provo a riconnettermi un po’ con me stessa;

• Mi prendo la giornata libera

A volte abbiamo delle giornate in cui delle emozioni negative ci debilitano completamente. Non incolpiamoci e non ignoriamole, ma impariamo ad ascoltarci. Si tratta della nostra salute mentale, quindi quando non te la senti, prenditi una giornata di ferie.

Troppo spesso pensiamo che dobbiamo essere fisicamente debilitate o malate per poterlo chiedere, ma la nostra salute mentale è importante allo stesso modo della nostra salute fisica, se non di più. Quindi non la sottovalutare. Io l’ho fatto alcune volte quando lavoravo come dipendente, e ora comunque mi concedo queste giornate in cui, se non ho appuntamenti importanti, mi fermo.

Mi aiuta in quelle giornate fare qualcosa di diverso – magari uscire di casa e andare a fare la spesa al supermercato invece di farla online come faccio di solito, oppure vado a farmi un giro a Manhattan senza un motivo preciso o magari vado a pranzo fuori da sola con un libro. Mi coccolo per ricordarmi che conto, che sono importante, che posso fermarmi e che è tutto ok.

• Mi metto in movimento

Spesso in queste situazioni un grande rimedio è mettermi in movimento, il che può significare fare workout, fare una passeggiata, ma anche fare il bucato, piegare i panni o lavare i piatti. L’attività di movimento, specialmente quando è qualcosa che posso fare con il pilota automatico, permette di sbloccare quelle emozioni (proprio lui, il nodo alla gola o allo stomaco!) ma allo stesso tempo mi permette di essere più mindful e presente e di fare fluire i pensieri.

Mi calmo, mi ricarico, comprendo meglio quello che mi sta succedendo, riemergo con un rinnovato senso di controllo e pensando “Ce la posso fare”, con un po’ più di speranza. Quindi fare attività che ti centrino, che ti rilassino e che facciano fluire emozioni ed energia aiuta a riprendersi durante queste giornate.

• Faccio self-care

Quello aiuta sempre. In giornate no abbiamo bisogno di coccole, abbiamo bisogno di sentire che qualcuno si prende cura di noi e possiamo cominciare a farlo noi stesse. Io mi chiedo sempre: “Cosa posso fare per energizzarmi? Cosa mi può far star bene in questo momento e per il resto della giornata?”

Questo lo specifico perché nelle giornate no tendiamo spesso a ricorrere a rimedi di breve periodo come il cibo (e per leggere di più sulla fame emotiva clicca qui), scorrere per ore sui social media, o altre attività che ci fanno sentire bene nell’istante ma che poi ci riportano nello stato negativo in cui eravamo all’inizio.

Pensa a cose che ti fanno stare bene e che continuano a darti quello stato di benessere anche successivamente. Da una giornata no possiamo costruire, invece che continuare a distruggere. Se hai bisogno di idee su come prenderti cura di te stessa scarica anche la mia guida gratuita facendo click qui!

• Riprogrammo 

A volte la mia giornata no deriva da sopraffazione o mancanza di chiarezza su ciò che devo fare. Sono confusa. Allora sedermi e ripianificare mi aiuta a sbloccarmi e a risollevarmi. Se mi sento persa, mi dà un nuovo focus, un punto da cui ripartire.

Se tu fai fatica a prenderti questo tempo per te stessa, non hai chiari quali siano i tuoi obiettivi o ti trovi a confrontarti con blocchi organizzativi o mentali che ti intralciano, ti invito a dare un’occhiata al mio programma Food, habits & mind, che sicuramente farà al caso tuo!

• Chiedo un abbraccio o un momento di ascolto

Spesso basta solo questo: parlarne. Avere il conforto e la comprensione delle persone intorno a noi o semplicemente poter parlare ed aprirsi per comprendere meglio cosa c’è che non va. Biologicamente quando abbracciamo o ci facciamo abbracciare da qualcuno, si dice per almeno 20 secondi, andiamo a stimolare la produzione di ossitocina anche conosciuto come l’ormone delle coccole o dell’amore, che contribuisce a ridurre il livello di stress nel tuo corpo e a calmarti.

Insomma, in una giornata no, meglio ricercare quel sollievo in un abbraccio che in un barattolo di gelato. Psicologicamente un abbraccio ci aiuta a riconnetterci con le persone intorno a noi, il nostro sistema di supporto, e questo ci dà un senso di sicurezza, serenità che ci permette di affrontare più facilmente le emozioni difficili che stiamo vivendo.

Quali di questi strumenti adottare dipende ovviamente largamente dal perché ci sentiamo così, quindi parti sempre con il comprenderlo. Questo ti aiuterà anche ad identificare la situazione alla radice, che potrai quindi risolvere.

Ma in primis accetta che queste giornate no ci sono ed hanno senso di esserci. Le emozioni sono lì per un motivo, per segnalarci che qualcosa è fuori equilibrio, quindi le possiamo accogliere per ciò che sono. Non entrare nella trappola delle emozioni “negative” secondarie, come sensi di colpa e frustrazione perché ti senti così. Sei umana ed è normale che questo succeda. Ascoltati, accogliti, coccolati, identifica il problema e lavoraci sopra e tutto andrà meglio.