Fai il lavoro giusto per te?

La nostra carriera è una parte davvero significativa della nostra vita, non solo perché ci fornisce le risorse economiche con le quali realizziamo la nostra esistenza nel quotidiano, ma anche e soprattutto perché, spesso, definisce fortemente il nostro senso individuale di contributo e realizzazione. Per questo è importante che il lavoro e l'ambiente in cui si realizza siano per noi una fonte di benessere, non solo finanziario ma a 360 gradi.

Può capitare allora che ci si chieda: ma faccio davvero il lavoro giusto per me?Può succedere che non ci sentiamo più sicure della nostra occupazione e di non sapere se, ed eventualmente, cambiare lavoro e come farlo. Spesso ci accontentiamo perché pensiamo non sia più possibile cambiare il nostro tragitto professionale, perché è l’unico che conosciamo ed è l’unico per il quale crediamo di avere le competenze. Con questo articolo spero di aiutarti a pensare "out of the box" e a comprendere il processo logico e mentale che ti farà capire meglio come muoverti.

Il 2022 è stato un anno record di dimissioni in Italia (oltre 1.6 milioni nei primi 9 mesi dell’anno); 4 persone su 10 hanno lasciato il proprio posto di lavoro senza avere un’altra occupazione a rimpiazzarlo.

Questo vuol dire che siamo finalmente arrivati ad un punto in cui il lavoro non rappresenta più solo un mezzo per pagare le bollette. Stiamo riscoprendo il desiderio di trovare il nostro purpose e stiamo cominciando a pretendere dal nostro ambiente di lavoro le giuste condizioni per potere dare il nostro contributo.

La scelta di 4 persone su 10 di lasciare il proprio lavoro senza un’altra occupazione ad aspettarli è motivata da questi fattori principali:

• la necessità di stabilire un maggiore work-life balance, ovvero un maggior equilibrio tra vita privata e vita lavorativa;
• un ambiente lavorativo che non offre valori a cui si sentono allineati;
• la mancanza di benessere emotivo e psicologico nell’ambiente di lavoro;

6 DOMANDE PER SAPERE SE IL TUO LAVORO È ADATTO A TE

1 – Cosa ti dicono le tue emozioni?

Come ti senti quando ti svegli la mattina all’idea di andare al lavoro? Ti senti in pace, serena, entusiasta? Oppure faresti qualsiasi altra cosa piuttosto che andare? Ci sono giorni in cui non ci sentiamo di lavorare o di andare al lavoro e questo è del tutto normale e può dipendere da mille motivi che non hanno nulla a che vedere con il fatto che il lavoro che stiamo facendo non sia adatto a noi: magari siamo sopraffatte perché abbiamo problemi nelle nostre relazioni, o non ci stiamo prendendo cura di noi stesse o pianifichiamo troppe cose da fare! Insomma, non sempre è colpa del lavoro e quindi dobbiamo capire da dove deriva quella mancanza di entusiasmo.

Però ascoltare le tue emozioni è uno step fondamentale: in primis perché non mentono mai. Le emozioni sono una reazione fisica, è il nostro corpo che ci sta parlando. Eppure le ignoriamo costantemente e non sfruttiamo il potenziale informativo che offrono. Ci raccontano di noi molto di più di quanto consciamente pensiamo di sapere.

2 - Il tuo lavoro è allineato con la vita ideale?

Ti faccio un esempio. Andare in ufficio dalle 9 alle 18 dà a molti un senso di stabilità e una struttura. Per altri è invece una gabbia. Lo è stato per me. Non mi immaginavo in quella situazione professionale nel lungo periodo; sentivo di avere bisogno di una maggiore flessibilità perché non ero adatta ad andare ad un ritmo imposto dagli altri.

Se vuoi sapere di più sulla mia transizione professionale puoi ascoltare l’episodio n. 17 del Podcast di HBL che trovi qui sotto.

L’esercizio che ti consiglio di fare consiste nel visualizzare la tua giornata ideale. Il lavoro è sì una parte importante della nostra vita e ci occupa tanto tempo, ma non può essere l’aspetto predominante. Abbiamo bisogno di lasciare spazio e dedicarci ad altre attività che alimentano la nostra persona, come la cura di sé, le relazioni, gli hobbies perché questo è l’unico modo per rimanere in equilibrio e vivere una vita consapevole a appagata.

Se non riesci a visualizzarti nella tua vita ideale e hai dubbi su ciò che desideri per te stessa nel futuro ti invito ad iscriverti al mio mini corso gratuito Vision Roadmap. Questo corso ti aiuterà a creare la tua visione e a dare alla tua vita la direzione che desideri tu, non quella che vogliono gli altri. 

3 – Il tuo lavoro soddisfa le tue aspirazioni o quelle degli altri?

Questa domanda è legittima perché, a partire dal percorso universitario, spesso facciamo scelte guidate da quello che pensiamo sia “giusto”, “sensato” e “sicuro” piuttosto che dare libero spazio alle nostre aspirazioni, talenti, interessi e passioni. E spesso nel fare queste scelte ci facciamo condizionare da quelli che sono i valori dei nostri genitori e/o le persone intorno a noi.

Per approfondire questo tema hai a disposizione l’episodio 99 del Podcast di HBL dal titolo “Quando i tuoi genitori influenzano ancora le tue decisioni”. 

4 – Non cambi lavoro perché “ci hai investito troppo”?

Questa è sicuramente una delle credenze limitanti più bloccanti nel trovare il lavoro giusto. Difatti facciamo molta fatica a lasciare andare ciò su cui abbiamo investito tempo, energie e denaro. Tuttavia vorrei ti prendessi un momento per chiederti: contano di più gli anni in cui ti sei dedicata ad una professione che non ti soddisfa pienamente o quelli in cui continuerai a farlo pur essendo consapevole che il tuo lavoro non è adatto a te?

5 - Hai il work-life balance che vorresti? E se no, perché no?

Duole dirlo ma non è sempre colpa del lavoro! Spesso siamo proprio noi i responsabili della precarietà di quell’equilibrio e le cause potrebbero essere molteplici, per esempio:

• Non sappiamo negoziare, o non pensiamo di poterlo fare: non chiediamo al nostro datore di lavoro più flessibilità per paura della risposta. Forse se lo facessimo ci accorderebbe delle condizioni ed orari più compatibili con il resto della nostra vita. O forse no, e in quel caso buono a sapersi!
• Non sappiamo mettere boundaries e dire di no a richieste continue sul lavoro. Mettere un limite alle pretese e alle ingerenze degli altri è una nostra responsabilità. Non è compito degli altri chiederci di meno o pretendere di meno, perché potrebbero non essere consapevoli di tutto ciò che abbiamo già sul nostro piatto in quel momento.
• Non siamo produttive: procrastiniamo, ci distraiamo, non abbiamo un sistema di organizzazione, non pianifichiamo o non sappiamo come riprogrammare alla luce di imprevisti perché non conosciamo le nostre priorità e ci perdiamo.

Se vuoi imparare delle strategie pratiche per riprendere il controllo del tuo tempo, energia ed attenzione ed evolvere in ogni area della tua vita dai un’occhiata al mio programma Productivity Evolution.

6 - Cosa rappresenta per te il lavoro?

Il tuo lavoro è solo fonte di stipendio, oppure ricerchi un purpose e una crescita in ciò che fai? E il tuo lavoro attuale soddisfa questo criterio?

A questo punto, se stai cominciando a pensare di cambiare lavoro voglio darti alcune tips veloci e semplici, consapevole del fatto che questo processo decisionale richiede tempo e un percorso più strutturato:

• Pensa a cosa ti appassiona;
• Individua i tuoi punti di forza;
• Valuta la tua personalità: per esempio, se sei introverso ed hai un lavoro nelle vendite, ecco forse quella non è la carriera per te, perché prosciuga completamente le tue energie.
• Esplora e parla con persone che lavorano in ambiti differenti dal tuo o hanno lavori che,per qualche motivo ti affascinano, fai domande e comprendi se quella carriera o quella modalità di lavoro potrebbe fare veramente per te;
• Comprendi quali i sono i tuoi core values: fai una lista di valori che reputi fondamentali per te e trova aziende che li sposano;

Se vuoi lavorare più in concreto su una tua possibile transizione professionale, ti consiglio di dare un’occhiata al mio Workshop “Ama il tuo lavoro o trova il lavoro che ami” che comprende 90 minuti di training e un e-book di oltre 35 pagine con fogli di lavoro che ti guideranno passo nel comprendere se devi veramente cambiare lavoro, ed eventualmente come farlo.