Essere vulnerabili: 3 cose di cui non mi vergogno più

Questo articolo è più che ogni altra cosa una testimonianza personale di crescita e di amor proprio. Non è facile per me condividere esperienze tanto private, ma è esattamente quello che ho bisogno di fare, per dare voce alla me autentica ed essere la versione di me stessa che desidero portare alla luce.

Allora cominciamo. Essere vulnerabili è il mio intento dell'anno. Ma cosa significa? Quando e perché dovremmo mostrarci vulnerabili?

Ti parlo di vulnerabilità perché essere vulnerabili è una delle cose più difficili che possiamo fare. Significa affacciarsi al mondo senza l'armatura che ci siamo costruiti nel tempo ed esporsi. Esporsi alle critiche, ai giudizi, alle incomprensioni e alle delusioni. Per questo fa paura. E se questo è vero, è anche vero il contrario: solo nel momento in cui finalmente ci mostriamo vulnerabili, abbattiamo un muro e costruiamo un ponte. Per questo essere vulnerabili è soprattutto un atto di coraggio.

In questi mesi, parlando con la mia coach, il concetto di vulnerabilità è venuto fuori tante volte. Nasce dal mio desiderio di connettermi profondamente con le persone intorno a me: sia nelle mie relazioni più intime che con la mia Community online (se vuoi avere un contatto più diretto con me, essere aggiornate in tempo reale su tutte le novità che accadono nel mondo di Healthy Busy Life e ricevere anche risorse gratuite per cominciare o continuare a lavorare su voi stesse unisciti alla mia community Telegram cliccando su questo link)

Senza vulnerabilità non c’è connessione e io ho deciso di vivere in profonda connessione con me stessa, con gli altri, con la natura e con tutto ciò che mi circonda. Healthy Busy Life per me non è solo un business, è una mia vera e propria estensione, è la realtà e lo spazio che ho creato in primis per me stessa, per potermi sentire libera di mostrarmi per chi sono; è il canale che mi permette di esprimere ciò che sento forte dentro e che ho il desiderio di condividere con te, perché so che potrebbe esserti utile.

Imparare a essere vulnerabili è uno step importante per prendere coscienza di chi siamo, dei nostri limiti e dei nostri punti di forza e per accettarci nella nostra totalità di individui. Per questo ci rende forti. Quando comprendiamo veramente che la perfezione non esiste, che non c'è una versione di noi stesse senza errori né pecche, allora siamo pronte ad accoglierci e a mostrarci nella nostra autenticità.

Se pensi di essere un perfezionista può esserti utile ascoltare l’episodio 63 del mio podcast “Che perfezionista sei?”,  in cui con un piccolo quiz  ti aiuto a capire in che modo il perfezionismo ti sta bloccando dal vivere una vita piena e di evoluzione.  

PERCHÉ TE NE PARLO

Voglio raccontarti del perché io abbia deciso di lavorare sull’essere vulnerabile perché non so che immagine tu possa avere di me, tu che mi segui dagli esordi o magari solo da qualche settimana. Posso trasmettere sicurezza e  confidence; puoi pensare che io abbia tutto sotto controllo e che navighi la mia vita senza singhiozzi ed intoppi. Beh, non è così. Sono una coach, quella che dovrebbe avere tutte le risposte e tutte le soluzioni, e invece, proprio come te, mi capita di avere dubbi e di non sentirmi allineata con la mia visione.

Ho fatto, e continuo a fare, un percorso di consapevolezza importante che è anche un reminder costante alla realtà che non possiamo dare o essere sempre al nostro 100%. E questo va bene! Possiamo permetterci di rallentare, di abbassare le nostre difese e condividere con gli altri dove siamo nella nostra vita in questo momento e chiedere sostegno e incoraggiamento.

Dall’inizio del mio percorso, diversi anni fa, ho fatto passi da gigante, non mi riconosco più. La bambina timida, che non aveva nessuna fiducia nelle proprie capacità, che prendeva sempre la strada più sicura per non sbagliare, che non esprimeva mai un’opinione per essere giudicata o zittita, che aveva deciso di “accontentarsi” ha smesso di essere al volante.  Sia chiaro, non è che non esista più, quella bambina vive ancora dentro di me ma si è evoluta al livello successivo.

Sei pronta per il momento vulnerabilità? Continua a leggere

3 COSE DI ME DI CUI NON MI VERGONO PIÙ

Eccomi qua, pronta a mettermi a nudo. Ti racconterò 3 aspetti personali che ho fatto molta fatica a condividere ma che ho imparato a gestire perché non siano più un limite alla mia realizzazione.

Ti racconterò le mie paure, i miei dubbi e le mie debolezze, quelle di cui mai avrei pensato di parlare pubblicamente! Ti parlerò anche del lungo lavoro di consapevolezza che sto facendo e che è, ed è stato, fondamentale per connettermi autenticamente con la vera me e con chi mi sta intorno. Tutti infatti abbiamo bisogno di crescere ed evolvere. Anche io che sono una coach mi faccio assistere a mia volta da un coach nel mio percorso personale (eh si, ci ho scritto anche un articolo, leggi qui!).

Se pensi sia arrivato il momento di uscire dalla tua zona di confort e dedicarti alla scoperta della vera te il mio programma di Academy fa al caso tuo. Scopri di più a questo link.

1.  COMPETIZIONE

Mi capita ancora di soffrire la competizione con gli altri e perdo di vista il fatto che ciò che conta è il mio progresso. Non succede sempre, ma succede. Ci sono ancora alcune situazioni o alcune persone che io percepisco come una minaccia. Questa condizione mi faceva sentire malissimo in passato. Adesso riesco a riconoscere come mi sento e perché, e utilizzo gli strumenti che ho acquisito per centrarmi e sottrarmi a questo meccanismo improduttivo.  

2. DISPONIBILITÀ EMOTIVA

Non riesco sempre ad essere emotivamente disponibile per i miei figli. Sono cresciuta in una famiglia in cui tutte le necessità pratiche e tangibili sono state accontentate, ma mi è mancato il supporto emotivo. Anche i miei genitori non hanno avuto quel tipo di sostegno per cui semplicemente non sono mai stati consapevoli che potesse essere per me una necessità. Non ho nessun risentimento nei loro confronti così come ho compassione di me stessa quando non riesco ad essere presente per i miei figli. Sono consapevole dei miei limiti e sto imparando a smantellare gli automatismi che negli ho attivato senza rendermene conto, ma semplicemente perché è così che sono cresciuta ed è così che si è sempre fatto. Fino a quando non ho preso coscienza del tipo di genitore che volevo essere.

3. RAPPORTO COL DENARO

Questa relazione è stata terribile per tanto tempo. Provengo da una famiglia in cui le risorse sono state sempre estremamente poche ed in cui era un “difendere il proprio e proteggere il poco che si aveva”. Questo modo di guardare al denaro ha creato un disallineamento incredibile con la persona che sento di essere veramente e che voglio fare emergere in questo mondo: una persona generosa, che condivide senza remore. Ho lavorato e migliorato tantissimo su questo aspetto ma ci sono ancora delle situazioni o delle persone che attivano in me una reazione difensiva che sto imparando a controllare. Quella credenza che ho assimilato di “difendere il proprio” mi porta ad alzare muri e a distanziarmi quando ho la sensazione che qualcuno si stia approfittando di me, mentre quello che la versione migliore di me desidera e spesso riesce a mettere in pratica è  lasciare andare, chiudere un occhio e con generosità permettere che quella persona tragga un vantaggio da me. Perché ho tanto da dare e c’è spazio per tutti.

Ecco qua, mi sono spogliata davanti a te per incoraggiarti a fare questo importante esercizio di accettazione. Se ci sono parti di te che ancora non funzionano come vorresti sappi che è normale, che sono il frutto dell’educazione e delle esperienze che hai vissuto e che le puoi cambiare. Assolutamente non è colpa tua, ma è una TUA responsabilità riconoscerle e modificarle.