Mi sento sola e non capita: le 7 ragioni possibili
Mar 14, 2023Alla domanda "Cosa cerchi in una relazione?" spesso la risposta è questa: vogliamo sentirci comprese. Quando questo non succede, ci sentiamo sole, inadeguate e tendiamo a puntare il dito. Ma se non fosse completamente colpa dell’altro?
- Perché non riesco a farmi capire;
- 7 ragioni per cui non ti senti compresa;
- 7 strategie a cui puoi ricorrere per farti ascoltare.
Puoi ascoltare questo contenuto anche sul Podcast Healthy Busy Life:
Ho una famiglia, un partner, ma mi sento sola. Perché?
Per sentirci amate dalle persone che abbiamo accanto dobbiamo prima percepire che ci apprezzano per chi veramente siamo e che capiscono quello che proviamo. Quando questo non succede ci sentiamo inadeguate e isolate in quella relazione e spesso si creano muri che, se non abbattuti presto, possono diventare insormontabili.
Se non ci sentiamo capiti è molto probabile che ci sia un problema di comunicazione alla base. Molte persone, infatti, affermano di non riuscire a farsi ascoltare e di non sapere come comunicare i propri pensieri, bisogni ed emozioni in modo efficace.
Nessuno mi capisce, ma io mi faccio capire?
Se non ti senti capita, sicuramente un fondo di verità c’è, ed è probabile che l’altra persona non colga appieno la tua essenza e i tuoi bisogni. Ma è altrettanto vero che noi abbiamo sempre una responsabilità in quello che succede nella nostra vita, anche quando coinvolge altre persone. C’è sempre qualcosa che possiamo fare per cambiare le nostre abitudini e migliorare il rapporto con noi stessi e con gli altri. Dobbiamo essere noi il propulsore di quel cambiamento positivo che vorremmo vedere nelle persone che ci circondano e nel mondo. Puntare semplicemente il dito verso l’esterno non innesca nessuna crescita e non rende la nostra comunicazione utile a farci sentire ascoltate.
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Come posso farmi ascoltare?
Sicuramente uno degli ostacoli più comuni che ci troviamo ad affrontare in una relazione, che sia di coppia o più in generale con le persone a cui teniamo, è la difficoltà ad ascoltare attivamente. Cosa significa ascoltare attivamente? Ascoltare attivamente significa essere presenti al 100% nel momento in cui quella conversazione avviene, significa ascoltare non solo le parole che ci vengono rivolte o che pronunciamo, ma comprendere anche l’intenzione, l’estensione e l’impatto che quello che stiamo comunicando ha su di noi e sul nostro mondo interiore.
Quando l’altro, o noi, non riusciamo ad ascoltare attivamente è spesso una mancanza di strumenti e di consapevolezza più che mera negligenza. In ogni caso, restiamo con una sensazione di frustrazione, a volte anche di rabbia, che ci fa sentire disconnesse, sole e inadeguate.
7 ragioni per cui non ti senti compresa e 7 strategie da applicare
1. Capire cosa vuoi davvero.
Spesso ci lamentiamo e soffriamo perché le persone intorno a noi non ci comprendono ed apprezzano per chi siamo; ma noi per prime sappiamo veramente chi siamo? E ci apprezziamo per questo? Se in primo luogo non stabiliamo una relazione di consapevolezza e rispetto con noi stesse è improbabile che gli altri possano vederci nel modo in cui noi vorremmo.
Cosa puoi fare per conoscerti meglio.
- Puoi cominciare a coltivare una relazione migliore con te stessa iniziando a chiederti veramente cosa desideri, quali sono i tuoi bisogni, e cosa vuoi prioritizzare e proteggere. Solo così potrai comunicarlo efficacemente all’altro così che possa comprenderti appieno.
- Vogliamo che gli altri ci apprezzino, ma poi non riserviamo a noi stesse lo stesso trattamento. Siamo le prime a minimizzare ciò che siamo e facciamo e a coltivare un dialogo spesso non di supporto (se non addirittura di disprezzo) nei confronti di noi stesse. Comincia, quindi a coltivare innanzitutto quel dialogo interiore in maniera più positiva.
Uno dei modi più efficaci per aprire un dialogo costante con noi stessi avviene attraverso la Journaling, una pratica di scrittura che serve non solo a conoscerci meglio, ma anche anche a creare un canale di ascolto dei nostri bisogni e desideri. Se vuoi saperne di più clicca qui
2. Accettare i limiti degli altri.
Se fai fatica a portare l’attenzione dell’altra persona su un tema che per te è veramente importante e hai l'impressione che l'altro non comprenda quanto significativo sia per te, innanzi tutto comprendi che anche la più intima delle relazioni, quella di coppia per esempio, avviene tra persone con un set di valori, interessi, prospettive ed obiettivi diversi.
Cosa puoi fare per far capire all’altro cosa è importante per te:
- Comunicaglielo espressamente! E questo non è scontato perché spesso lasciamo cadere un commento su qualcosa che per noi conta in un momento in cui l’altra persona è distratta, occupata in altre faccende, e ci aspettiamo che lui/lei capisca di cosa stiamo parlando e gli dia la giusta attenzione.
- Se lo hai già comunicato chiaramente ma senza risultato prova ad utilizzare un mezzo, un vocabolario o un modo di comunicare differente. Continuare a dire la stessa cosa nello stesso modo non ci aiuta ad ottenere la comprensione e l’attenzione dell’altro. Trovare il momento giusto può essere significativo: se è importante, richiedi un momento stabilito in cui l’altra persona ti possa dedicare tutta la tua attenzione.
3. Imparare a comunicare.
Per farci capire dobbiamo adottare la strategia comunicativa più efficace. Se siamo passivo-aggressive e attacchiamo, l’altra persona entrerà in una modalità difensiva e sarà molto difficile che possa mettersi in ascolto attivo. Solo chi ha lavorato seriamente su un percorso di autoconsapevolezza ha infatti gli strumenti e le risorse per aprirsi all’altro in maniera più profonda e intenzionale.
Se vuoi lavorare sulle tue abitudini e sul tuo mindset ti consiglio di dare una occhiata ai miei programmi di crescita personale e produttività.
4. Uomini e donne comunicano in modo diverso.
Quando si parla di relazione di coppia c’è anche da considerare che uomini o donne hanno tendenzialmente un approccio comunicativo diverso (ovviamente non vale sempre e non vale per tutti!). Le donne comunicano per connettersi mentre gli uomini comunicano per risolvere un problema. Per questo succede che quando quello che cerchiamo è solo un abbraccio consolatorio il nostro partner entri invece in modalità problem-solving e cominci a snocciolarci una serie di soluzioni pratiche che per quanto utili non rispondono al nostro bisogno e ci lasciano insoddisfatte alla fine di quella interazione.
Riconoscere l’esistenza di questo modo diverso di comprendere e comunicare ci può aiutare ad esplicitare con più chiarezza le nostre necessità e ci rende consapevoli che non tutti processiamo le informazioni nello stesso modo.
5. Non fare della lamentela il tuo stile comunicativo.
Intere sessioni di lamento smontano la connessione e portano la persona che ci ascolta a fare “switch off”. In generale vittimizzarci e lamentarci senza sosta non aiuta a sostenere una comunicazione che sia coinvolgente e non genera nemmeno una reazione empatica nell’altra persona. Possiamo comunicare quello che è importante per noi senza portare un’ondata di negatività nella conversazione.
Inoltre, se ci lamentiamo spesso, senza intavolare una conversazione costruttiva, finiamo per creare nell’ascoltare un pregiudizio, vale a dire l’idea che le nostre conversazioni tenderanno a non portare mai da nessuna parte. E questo si rivelerà davvero controproducente soprattutto quando avremo argomenti importanti da condividere, perché queste verranno classificate come “inutili” dall’altro che non si metterà in una posizione di ascolto attivo.
Questo non significa che dobbiamo reprimerci e che non dobbiamo comunicare come ci sentiamo quando le cose non vanno. Tutt’altro. Dobbiamo assolutamente farlo nelle nostre relazioni più importante, ma il modo in cui lo facciamo, fa tutta la differenza!
6. Condividere le cose importanti con positività!
Anticipa le conversazioni significative, non aspettare che l’altra persona intuisca cosa succede e come ti senti perché rischi di uscirne frustrata e incompresa e di farti l’idea che l’altro viaggi completamente su un’altra linea d’onda. Al contrario:
- Condividi la tua visione, racconta cosa ti entusiasma e perché importante per te;
- Spiega quali sono le tue aspettative e il tipo di supporto che ti aspetti di ricevere;
- Raccontati con vulnerabilità nelle tue paure e insicurezze;
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7. Fare il primo passo.
Prova a comprendere gli altri e mostra interesse per le esperienze e i pensieri che condividono con te. Comprendi l’altro così che l’altro possa comprendere te. Le persone, infatti, tendono essere l’uno lo specchio dell’altro. Si chiama Effetto Mirroring (letteralmente significa effetto specchio). Vuol dire che se una persona sente che chi ha davanti ha a cuore il suo benessere, che cerca di mettersi in ascolto, di comprendere, di anticipare bisogni ancora inespressi, allora quella stessa persona, nel medio-lungo termine tenderà a replicare quella stessa attitudine positiva.
Ricordati che noi siamo il cambiamento e che abbiamo un ruolo da protagonisti nel mettere le basi per migliorare la nostra realtà e quella delle persone che sono attorno a noi!
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